domenica 13 gennaio 2008

Il mese di gennaio




non mi è mai piaciuto. Generalmente, nella prima decade, mi capita spesso qualcosa di brutto. A memoria mi viene in mente un brutto incidente sugli sci, un ricovero per "avvelenamento" (no, non era intossicazione, proprio avvelenamento!) e la fine di tre storie d'amore. Quest'anno non ha fatto eccezione, anche se le avvisaglie risalivano già da parecchio tempo prima. In ogni caso lo spettacolo va avanti, e intanto sto cercando di tenere le fila della presentazione di un catalogo di progetti di libri a fumetti per Angouleme, il più importante festival di fumetti del mondo, credo, a cui parteciperò per la prima volta. Ieri, finalmente, ho preso i biglietti. Un'occasione anche per cambiare un po' aria.
Tra le novità in vista, la trattativa avanzata per l'edizione italiana di Occhio di Lupo, l'albo uscito in Francia a ottobre; il ricompattarsi delle fila de "Il Mucchio Selvaggio", la cover band che ho formato da poco insieme a grande musicisti: Lupo alla voce (ricordate Museo Rosembach, il gruppo prog delgli anni 70? 400.000 copie vendute di Zaratustra, il loro album più noto. Beh lui cantava lì); Ale "blues" Casaleggio, chitarrista dei bei tempi quando suonavo "Rare groove" negli Howlers; Stefano Fontana (il bassista dell'altro gruppo in cui milito, i Rocks Off, tribute band a i rolling stones); Sabrina Fanfani, cantante dei Back in Blue (ma ci siamo praticamente sciolti). E poi Fabio Mineccia , batterista degli Studio 54 e dell'organ trio di Alessandro Muda, e Lina, la compagna di Marco Matta. Un gruppo se non altro in cui ci si diverte ancora a suonare, e non è poco. Le prove con loro sono meglio di una serata a bere.
Nel frattempo sto procedendo con la sceneggiatura della principessa di Torrepersa: quasi a pag 20. Ho scritto due racconti brevi che vorrei proporre negli USA e l'amico Andrea Longhi mi ha chiesto di scrivere una storia breve per l'ultimo numero dell'antologia MONSTARS di Nicola Pesce Editore, in tandem con Benedetta Dossi,

Chi vivrà, vedrà. Speriamo che gennaio passi in fretta.

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