mercoledì 31 ottobre 2007

Soul

Si ricomincia a suonare soul. E' prevista una reunion dei Soultantosoul al Senhor do Bonfin per il 24 novembre, dopo quattro anni di assenza dai palchi. La vecchia band quasi al completo. Per i nostalgici può essere interessante una visita al sito http://www.soultantosoul.it/


Dopo tanti anni, considerato il panorama musicale genovese, dove decine di “gruppi meteora” spariscono dalla scena dopo poche esibizioni, quello dei Soultantosoul può definirsi un vero e proprio “fenomeno”. E come non considerare un fenomeno una band che pur contando tra le proprie file una nutrita schiera di musicisti, in certe occasioni addirittura dodici, ha tirato avanti per tutti questi anni in un continuo crescendo, realizzando un’impressionante attività “live”? Ed è proprio il live la dimensione ottimale dei Soultantosoul e della loro musica: una musica, il Soul, che viene dall’anima, suonata con il cuore, lontana anni luce dai virtuosismi sullo strumento e dai freddi prodigi della tecnologia moderna. “Per noi stare sul palco è una ragione di vita; è il momento in cui trasferiamo la nostra energia al pubblico che ci segue coinvolgendolo nello spettacolo stesso, rendendolo non spettatore ma protagonista. Il nostro spettacolo lo intendiamo come una festa a cui tutti devono partecipare: ci improvvisiamo sacerdoti e catalizzatori di questa trasmissione d’energia che è dentro ciascuno di noi e che esprimiamo suonando e ballando” - da un'intervista sul Secolo XIX del 2002.
Come i protagonisti delle loro canzoni i Soultantosoul sono cresciuti, hanno giocato e hanno pagato il prezzo delle loro scelte. Hanno superato i loro momenti di crisi e le defezioni di alcuni componenti, inevitabili in una band così numerosa, mettendosi in discussione, sera dopo sera. Sul palco dei Soultantosoul si è vissuto il lutto per la scomparsa di Paolo, indimenticabile amico e trombettista, e la gioia per la nascita dei figli; nuove storie d’amore hanno preso forma e altre hanno segnato il passo. Ma lo spettacolo va avanti e i Soultantosoul sono ancora qui, con la stessa grinta, la stessa carica e lo stesso sudore degli esordi.


domenica 28 ottobre 2007

La derniere Nuit - tavola 34

Sceneggiatura, layout, chine e tavola finita di pagina 34 di "Ultima Notte" (Gualdoni, Belli, Maresta, Melchionno per Editions Claire de Lune, 2007).

TAVOLA 34


1/ (Stacco. Panoramica. Esterno, tramonto. NOTA PER IL COLORE: siamo al tramonto. La flotta navale della coalizione naviga nell’oceano. Una porta elicotteri con 6/7 elicotteri, tre navi appoggio sbarco, e una dozzina di navi minori di scorta.)

2/ (Siamo sul ponte dell’ammiraglia, una nave appoggio sbarco. Vediamo, in P.P., una foto di una bella ragazza nella mano di un ragazzo, in soggettiva.)
V.f.c.- Mica male!...

3/ (Allarghiamo. P.A. un soldato sui 25 anni che chiameremo Jones, che tiene in mano una foto, seduto su qualcosa. Jones si volta verso il sergente che si sporge per vedere la foto.)
Sergente- …Ne hai una in costume da bagno?
Jones- No, sergente.

4/ (Di quinta, Jones, che guarda in basso. In 2° P il sergente indica la foto, nelle mani di Jones.)
Sergente- Peccato!... È la tua ragazza, Jones?
Jones- Non lo so...

5/ (F.I. I due. Jones guarda in basso.)
Sergente- Ehi, dico, ci vuole decisione con le femmine!... Non farti mettere sotto, ricordati che sei della settima compagnia!
Jones- L’hanno presa.

6/ (Lunga. C.M. Panoramica del ponte, leggermente dall’alto. Altri soldati, intorno.)
Sergente- Che cosa?
Jones- I vampiri… Un anno fa.

7/ (Busti, di profilo.)
Sergente- Mi spiace, ragazzo.
Jones- Finché la ricorderò com’era prima, Jenny continuerà ad essere la mia fidanzata…

8/ (Jones guarda in M.d.P. Sulla destra, quinta del sergente, che si volta.)
V.f.c.- Sergente!...

9/ (Allarghiamo. Il sergente si rivolge verso Williams, che indica e guarda in MDP, verso fuori bordo.)
Sergente- Che c’è, Williams?
Williams- Guardi...










mercoledì 24 ottobre 2007

PER FAVORE, NON PRIMA DEL SECONDO CAFFE'

Si tratta di un progetto rimasto nel cassetto. Parla di 4 storie d'amore che si incrociano, qui a Genova. Ci vorrebbe un disegnatore con un tratto interessante, un po' diverso dal solito disney-manga che va per la maggiore. Un tratto adulto, da "graphic novel". Ma è merce rara. Ecco la sceneggiatura delle prime due pagine.


TAVOLA 1


1/ (Genova, oggi. Vignetta grande. Panoramica leggermente dall’alto, in una sera di inverno, del centro storico. Al centro via Luccoli.)
DIDA: Giuro, non è andata come immaginate.
DIDA: Voglio dire, non sono una di quelle che si infilano in certe storie.
DIDA: E’ successo, ecco tutto…

2/ (Striscia seguente. Lunga. Zoom in avanti su via Luccoli. Caterina, in C.M., cammina tra la folla.)
DIDA: Io ci credo, sapete, al destino. E non è che si può andargli contro.
DIDA: Vi ricordate chi ha vinto l’ultimo Grande Fratello? L’avreste mai detto?.. Neanch’io. Ma è inutile chiedersi il perché e il percome. Era destino che vincesse lui. Punto.

TAVOLA 2


1/ (Zoom in avanti su Caterina, a metà tra il busto e il P.A. Caterina è molto elegante.)
DIDA: Beh, io credo che sia stato proprio il destino a farci ritrovare. Insomma, non è facile incontrarsi nei vicoli!... Quel giorno, come tutti i giovedì, ero lì per la mia oretta di shopping in santa pace…

2/ (Siamo dentro una vetrina di un negozio di scarpe. Dal livello del terreno, in P.P.P. un paio di scarpe da donna molto eleganti, bianche. In 2° P, in strada, Caterina si volta verso le scarpe.)
DIDA: Non so voi, ma io adoro andare nel centro storico. Basta non avere fretta e si trovano sempre un sacco di cose carine e a buon prezzo.

3/ (Esterno. Di profilo, F.I. Caterina entra in un negozio di scarpe molto elegante.)
DIDA: Ma non è come dice mia madre, che sono una spendacciona e ho le mani bucate…

4/ (Interno del negozio. In P.P. una commessa sta porgendo due pacchi a Caterina. Caterina sta firmando sul bancone lo scontrino.)
DIDA: Io odio buttare via i soldi, giuro, e mi concedo solo cose utili.
Commessa- Cosa le dicevo? La borsetta di Louis Vitton bianca sta d’incanto con queste scarpine!...
Caterina- Sì, in effetti con le mie vecchie color panna avrei fatto ridere tutti!...

5/ (Tre quarti di spalle, Caterina esce da un negozio di gioielli che si trova in un vicolo affollato con due borse di carta griffate.)
DIDA: Già che ero lì ne avevo approfittato per comprarmi quella sciarpina che mi piaceva tanto, e una camicetta di raso…
DIDA: Lo so, magari gli orecchini avrei potuto anche evitarli, ma erano settimane che li desideravo, ed ero stata proprio in gamba a resistere tutto quel tempo!...

6/ (Di spalle, busto. Caterina vede Carlo nel riflesso di una vetrina.)
DIDA: Beh, insomma, è stato quel giorno che l’ho rivisto.
V.f.c.- Caterina?...

domenica 21 ottobre 2007

Almeno per un po’

Quanto tempo dovrà ancora passare perché si
convinca di aver fatto la cosa giusta?
Non ci vuole pensare. Questa mattina di gennaio si
lascia sedurre dai sogni, mentre si
assicura che la Vita, scalpitante, rimanga chiusa
fuori e non si faccia più sentire,
almeno per un po’.

Nel suo bagno, un altro spazzolino da denti
rosa di cui, ora, non sa più che
farsene.

venerdì 19 ottobre 2007

Lucca

Andarci o no? Ogni anno il dilemma si ripropone. L'anno scorso era stata l'occasione di proporre il volume "Gli sconfitti". Due anni fa, la nascita di un sodalizio con gli amici - colleghi Giovanni Gualdoni e Werner Maresta.

Mi piacerebbe se non altro per assistere alla presentazione del nuovo libro di Maurizio Mantero, il mio "maestro", per Renoir. Ma gli alberghi non si trovano, e andare e venire in giornata è sempre una faticaccia.



Ecco una foto di Lucca 2005.



domenica 14 ottobre 2007

Autogrill

All’altezza di Asti si domanda
se non sia il caso di fermarsi per
un’altra colazione. Pensa di meritarsela,
dopo tutti quei chilometri, e accosta.

In fondo, questo lavoro gli piace. Gli
permette di guidare. E gli piace
guidare perché può pensare. Per esempio a
ieri notte, quando quella ragazza è uscita
da casa sua piangendo. Non che l’avesse
voluto lui, è chiaro. Ma era andata così.
Lui avrebbe voluto ridere con lei e fare l’amore
ancora una volta, prima di tutto. Ma lei gli ripete
che anche se lui le dà emozioni forti, non vuole più fare
sesso, che si sente in colpa per il suo fidanzato,
di cui è innamorata, e che magari qualche bacio si, ma
di andare a letto insieme non se ne parla proprio.
Non è il suo uomo giusto - non l’ha ancora capito?
perché lui è un poeta e un musicista, non un tifoso, e
in fondo si romperebbero a stare insieme.

E’ aprile, ma comincia a far caldo quasi come
in estate. Spegne la radio ed entra nell’autogrill,
facendosi largo tra una di quelle solite comitive dei
viaggi organizzati, chiassosi e spaesati.

sabato 13 ottobre 2007

Colpo doppio




Oggi inizio a scrivere effettivamente su questo blog, che finora mi è servito solamente per pubblicare la mia breve bio.
Nel mese scorso sono stati pubblicati in Francia due miei volumi, uno per "Claire de Lune", L'Ultima Notte (La derniere nuit), scritto in tandem con Giovanni Gualdoni, disegni di Werner Maresta e colori di Donatella Melchionno e uno per Paristhan Editions, Occhio di Lupo (Oeil de Loup), disegni di Gabriele Parma e colori di Marie-Pierre Tiffoin.
Paristhan è un nuovo e coraggioso editore. Mi ha dato molta fiducia e un'assoluta libertà creativa. Superfluo aggiungere che la pubblicazione di questi due libri è il coronamento di un sogno.