martedì 28 febbraio 2012

La notizia




Si siede sul suo divano. Lei non smette di agitarsi e


continua a parlare, senza fermarsi un


attimo. Come ha fatto a prenderla sul serio, gli chiede. Era


ovvio che erano cose dette sull’onda del momento, di una vacanza


a Parigi. Lei non è pronta per avere un altro figlio. Proprio ora, aggiunge, che


il grande sta prendendo la sua strada e se la sta cavando da solo.


Lei non se la sente, come farà con la palestra, gli chiede? Non potrà


più vedere le sue amiche, fare shopping, riposarsi dopo il lavoro.


Sono stati proprio due incoscienti, gli dice.


Lui lì per lì non sa cosa risponderle, e non gli viene in mente niente


di meglio che abbracciarla e tranquillizzarla.



Si alza ed esce sul terrazzo, accendendosi una sigaretta.


martedì 14 febbraio 2012

Allontanare i figli dal padre è reato

ROMA novembre 2009 - Cassazione.net - di Debora Alberici - Allontanare i figli dal padre è reato, i contatti telefonici non bastano. Rischia infatti il carcere per sottrazione di minore la mamma che, pur essendo affidataria del figlio, lo porta lontano dall’ex anche se lei ha da sempre dichiarato dove si trova e i due sono rimasti in contatto telefonico.

Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 42370 di oggi, ha respinto il ricorso di una mamma, affidataria del minore, che lo aveva portato in Sardegna, comunicando all’ex marito la nuova residenza e permettendogli di vederlo non appena possibile e di avere con lui continui contatti telefonici.
La Corte d’Appello di Bologna, hanno sostenuto gli Ermellini, ha fatto bene a confermare nei suoi confronti tutte le accuse dal momento che era stato accertato che la signora aveva sottratto “scientemente per alcuni mesi” il figlio al padre, senza il consenso di quest’ultimo, portandolo in Sardegna (“luogo raggiungibile solo con un viaggio aereo”). Infatti, dice ancora la Cassazione “il ruolo di genitore non si può esplicare solo con conversazioni telefoniche o con visite saltuarie”.

“Risponde del delitto di sottrazione di persona incapace (art. 574 c.p.) – ha motivato la sesta sezione penale - il genitore che, senza consenso dell'altro, porta via con sè il figlio minore, allontanandolo dai domicilio stabilito, ovvero lo trattiene presso di sè, quando tale condotta determina un impedimento per l'esercizio delle diverse manifestazioni della potesti dell'altro genitore, come le attività di assistenza e di cura, la vicinanza affettiva, la funzione educativa, identificandosi nel regolare svolgimento della funzione genitoriale il principale bene giuridico tutelato dalla norma”. E ancora, “ai fini della integrazione dell'elemento soggettivo della fattispecie criminosa in esame, è richiesto il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà da parte dell'agente della condotta e dell'evento, ossia nella coscienza e volontà di sottrarre (cioè di togliere, portare via) il minore all'altro genitore esercente la potestà genitoriale e di trattenerlo presso di sè contro la volontà dell'altro genitore”.

Consiglio di lettura per tutti i papà separati


Nei tuoi occhi di bambino
di Tiberio Timperi

“Oggi è il tuo compleanno, ma non tocca a me festeggiare, non è il mio turno. Arriverà anche per noi una candelina accesa su cui soffiare. I figli dei divorziati hanno due compleanni, due Natali, due Capodanni, due Pasque. Io ce la metto tutta per resistere, ma mi sento come se mi fosse stato strappato il cuore. Tu sei mio figlio e io vorrei vederti, annusarti, stringerti. Ma non posso farlo”.

Questa è la storia di un padre che vorrebbe semplicemente poter fare il padre. Giocare con suo figlio, accompagnarlo all’asilo, insegnargli a vivere. Ma non può farlo. Perché Leonardo adesso è diventato un padre a metà, come ormai ce ne sono tanti, troppi. Dopo il fallimento del suo matrimonio, è costretto a contare le ore e ad aggrapparsi al ricordo di un sorriso per sopravvivere nell’attesa di poter vedere il figlio. La storia di Leonardo è un percorso fra mille difficoltà e sentimenti contrastanti. Un viaggio fatto di amarezze, solitudine e rimorsi, di pregiudizi e beghe legali, ma anche di piccole conquiste quotidiane e rari momenti di gioia. Finché un incontro insperato gli offrirà una semplice ma importantissima opportunità... In questo romanzo lieve e toccante, Tiberio Timperi tratteggia la storia intima, e drammaticamente attuale, di un padre alla ricerca di un equilibrio fragile e prezioso, da raggiungere e difendere giorno dopo giorno.